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« Uno degli autori satirici più raffinati e originali d'America » (Time), « Kafka non si rigira, bensì ridacchia nella tomba, perché finalmente ha trovato un degno successore » (New York Times): sono solo due degli elogi tributati dalla critica a Donald Barthelme, maestro indiscusso della letteratura postmoderna americana. La vita in città, originariamente pubblicata nel 1970, e acclamata dalla New York Times Book Review come uno dei dodici migliori libri dell'anno, è la sua terza raccolta di racconti.
Sono collage surreali che mescolano la filosofia alla cultura televisiva, la letteratura alta ai prodotti da supermercato: ci presentano un Fantasma dell'Opera stufo di vivere nell'ombra, una breve storia degli angeli dopo la morte di Dio, la scalata alla parete di un grattacielo, un gran Ballo dei poliziotti. Nella loro scatenata vivacità riescono a fotografare perfettamente la condizione dell'uomo contemporaneo, sorprendendoci, strappandoci risate, colpendoci al cuore.
Con una prefazione di Vincenzo Latronico.